Informazioni su Motta D'Affermo (Messina)
Motta d'Affermo sorge su un crinale di un gruppo montuoso, alle falde del monte S.Cuono (924 m.) tra le fiumare di Tusa e di S.Stefano. Fa parte del Consorzio intercomunale Valle dell'Halaesa, insieme ai comuni di Pettineo, Tusa, Castel di Lucio e Mistretta dell'Unione dei Comuni "Costa Alesina". Storia Antica ed Arte Moderna sono tra le più interessanti attrattive della valle. La zona archeologica con le antiche rovine di HALAESA (403 a.C), l'albergo museo d'arte moderna ATELIER SUL MARE e le sculture a cielo aperto lungo la Fiumara D'Arte (fiume Tusa).
Le origini del borgo che anticamente veniva denominato Sparto dal cenobio di S.Maria di Sparto, risalgono alla denominazione normanna, quando il territorio venne dato come feudo da Ruggero II ad uno dei conquistatori. Di esso si fa menzione nel 1296 nel censimento dei baroni di Aragona. Appartenne a varie famiglie nobiliari tra cui i Chiaromonte, dei quali, rimase possesso fino al 1344. Ad edificare il castello nel casale di Sparto fu Munzio Albamonte. Nel 1397 durante il regno di re Martino il casale di Motta di Sparto mutò nome in quello di Motta di Firmo. Nel 1693 Gregorio Castelli acquistò l'intero feudo di Motta. Di particolare interesse artistico a Motta d'Affermo è la Chiesa di S.Maria degli Angeli, edificata nel 1453, che conserva al suo interno un pregevole ciborio in legno, decorato con oro zecchino, dal 1685. Fiorente nel passato era la lavorazione del lino di cui rimane testimonianza nella via ancora oggi denominata via Manganelli per la presenza di numerosi manganelli, strumenti, cioè, usati per la lavorazione del lino.
Gli edifici ed i monumenti religiosi più importanti sono: la Chiesa Madre (Maria SS. degli Angeli, 1380), Chiesa di San Rocco (1657), le chiesette medievali di San Pietro (XIII-XIV secolo) e San Antonio Abate (1549), la Chiesa della Madonna delle Grazie (1649), la Chiesa di Maria SS. Annunziata (1850), la Chiesa di S. Croce, l'Oratorio di San Filippo Neri, il Convento di S. Maria di Sparto (di epoca bizantina), il Calvario.
Necropoli Romana di Cozzo Sorbo. Dal centro una strada carrozzabile (“Pisciulia”) scende toccando la moderna realizzazione di Fiumara d’arte e il campo sportivo. Si corre su uno spartiacque che offre panorami sulla valle del fiume Tusa, passando dalla chiesetta di S. Croce. A Cozzo Sarbo recenti scavi archeologici hanno rimesso in luce circa un centinaio di tombe ad inuamazione di età tardoimperiale romana, relativa ad un abitato che doveva sorgere negli immediati dintorni, dirimpetto alla vicina città di Halaesa.
A Torremuzza
Scendendo fino alla SS. 113, presso il ponte sulla fiumara di Tusa, si può seguire il tratto di costa che giunge sino a Torremuzza, costeggiando la lunga a ampia spiaggia di Villapiana. Torremuzza è un abitato sorto ai piedi sella pittoresca torre che fu proprietà dei feudatari di Motta. All’edificio si giunge per una breve salita che passa nell’ultimo tratto fra casette antiche. Il monumento presenta la parte originaria (XVI secolo) coronata da merlatura e un corpo aggiunto, verso il mare, più basso e un tempo armato di artiglierie.
Festa del patrono San Luca Evangelista 18 ottobre
Festa di San Rocco protettore del paese 16 agosto
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