Feste e sagre in Sicilia

Informazioni su Raffadali (Agrigento)

Raffadali è un comune del retroterra agrigentino, situato in cima a una collina a 410 metri sul livello del mare. Il territorio del suo comune presenta una forma esagonale piuttosto irregolare, un confine naturale, delineato dai valloni Safo e Mendolazza, lo separa dai comuni limitrofi di Agrigento, S. Elisabetta, e Joppolo Giancaxio. Anche se è stata nel periodo arabo, il suo territorio presenta siti archeologici e preistorici di grande interesse, testimoniati dalla presenza di alcune comunità datate all'inizio dell'età neolitica (4000 a. C.). 
 
Presso la necropoli della montagna di Busonè sono state rinvenute tombe “a forno” e due grandi tombe “a camera”. Una leggenda narra che ogni sette anni la montagna, a mezza notte, la montagna si apra mostrando i suoi tesori. Gli scavi condotti nel 1967 da G. Bianchini hanno portato alla luce reperti risalenti all’ età del bronzo e due figure di idoli lavorati con incisioni e pigmentazione ocracea chiamate “le due Veneri di Busonè”. Entrambe raffigurano la Grande Madre, dea della fecondità. Anche la Montagna di pietra rossa presenta una necropoli dell’età del bronzo (4000 a.c.). Qui, diversi anni fa, un gruppo di speleologi ha scoperto una grotta con stalattiti, ossa calcificate e cocci fittili.
 
Nella necropoli di Monte Grotticelle, del periodo tardo romano-bizantino (III-IV sec. d.c.), si trovano numerose tombe ad arcosolio e a loculo scavate nella parete. Qui è stato ritrovato un sarcofago di età romana raffigurante il Ratto di Proserpina, oggi custodito nella Chiesa Madre di Raffadali.
 
 Alcuni studiosi ritengono che in questo territorio sorgesse anche l'antica Erbesso, mitico granaio dei Romani. Gli Arabi, durante la loro dominazione che si ebbe in Sicilia nel IX secolo, chiamarono il casale da loro fondato "Rahl-Afdal" (Villaggio eccellentissimo), facendogli acquisire grande floridezza economica e commerciale. Nel secolo XVI vengono costruiti la Chiesa Madre, dedicata alla patrona Santa Oliva, il Castello dei Montaperto (comunemente chiamato palazzo principe), la Chiesa di Sant'Antonino Abate e, nel XVIII secolo, la Chiesa di San Giuseppe. Ultimo signore di Raffadali fu Salvatore Montaperto Valguarnera. 
 
Patrona del paese è Santa Oliva di Palermo titolare della Chiesa madre
Festa della protettrice Maria SS. degli Infermi  seconda domenica di Luglio

Sito Comune di Raffadali

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