Feste e sagre in Sicilia

Festa di San Giovanni Evangelista a San Giovanni La Punta

Terzo sabato e domenica di luglio - San Giovanni la Punta (CT)

Festa di San Giovanni Evangelista a San Giovanni La Punta a San Giovanni la Punta
La terza domenica di luglio a San Giovanni La Punta (CT) si celebra la festa in onore del patrono, San Giovanni Apostolo ed Evangelista. La sera del sabato, vigilia della festa, processione della reliquia, svelata del Santo Patrono e offerta della cera da parte di tutta la comunità. La processione inizia dalla chiesa di S. Giuseppe, e percorrendo le vie principali del paese raggiunge la Chiesa Madre per la celebrazione di una S. Messa Solenne, alla presenza di tutto il clero cittadino e delle rappresentanze civili e militari che poch'anzi avevano partecipato alla processione. 

La domenica, giorno di festa, Traslazione del Simulacro dalla Cappella all'altare maggiore della Chiesa. Nel pomeriggio, dopo aver prelevato il simulacro dall'altare ed averlo collocato sull'artistico fercolo ligneo, San Giovanni fa la sua prima uscita trionfale dalla chiesa madre, tra lanci di carte multicolori, scampanio a festa delle campane, applausi scroscianti e spettacolo di  fuochi d'artificio. Al termine dei fuochi, tradizionale "Cantata in onore di S. Giovanni".

Il 27 dicembre, si svolge la festa liturgica solenne, portando il simulacro del Santo Patrono a spalla fino al sacrato della chiesa per lo sparo dei fuochi. La Festa è tra le più antiche che si celebrano in paese; si ha traccia del simulacro del Santo già nel 1666, quando il Vescovo Bonadies, durante la visita pastorale, oltre a visitare la Chiesa Madre, visitò pure la cappella con il Simulacro di S. Giovanni Evangelista. Di una processione con la Reliquia del Santo si parla pure in un documento del 1713 conservato presso l'archivio parrocchiale. Successivamente è il Vicario D. Pietro Patti che in una relazione inviata al Vescovo di Catania, nel 1796, indica come festa più importate quella di S. Giovanni Evangelista Patrono principale di detta terra, per la quale si spendevano 10 onze, sei da parte dell'Università e quattro si questuavano. In una lettera del 10 aprile 1775 si chiarisce che la festa liturgica del 27 dicembre fosse a carico della confraternita, mentre la festa "grande" fosse a carico dei "Mastri d'Opera". Il Govenatore della Confraternita si impegnava a versare ogni anno la somma pattuita nell'anno 1765.

La tradizione di due feste, una "grande" nel mese di Ottobre, e una "piccola", nel mese di Dicembre, si mantenne fino al 1927, come risulta dai registri della Confraternita. Successivamente non si ha notizia fino al 1946, cioè dopo il secondo conflitto bellico. Da quell'anno si cominciò a solennizzare, sempre in ottobre, la "festa Grande"con scadenza in genere quadriennale, in quanto veniva patrocinata in parte dall'amministrazione comunale in carica nel quadriennio; a partire dal 1955, la data della festa venne anticipata alla terza domenica di settembre, ma da allora la scadenza quadriennale non venne più rispettata: verso gli anni novanta, infatti, tale scadenza si protrasse fino a circa dieci anni. In questi ultimi anni, grazie all'impegno di tanti, si è creduto opportuno ripristinare la "Festa grande", ogni anno, la penultima domenica di settembre, convinti che questo momento di gioia possa contribuire a ridare una propria identità alla città che in questo ultimo trentennio è cresciuta vertiginosamente.
 
In passato la festa si svolgeva avendo a riferimento quello che Catania tributa a S. Agata. Durava tre giorni, con gli immancabili fuochi d'artificio dei due quartieri cittadini "Florj" e "Piazza" che si contendevano il primato dopo aver eseguito le "CANTATE", (inni sacri) al patrono e dopo aver fatto esibire giovani e ragazzi sui due rispettivi Carri Sacri che narravano la vita del Santo. La domenica era dedicata alla processione per le vie cittadine, mentre il lunedì, per la festa detta dei "Paisani", tutto si svolgeva in chiesa e a sera, attraversando la piazza principale, si riaccompagnava il Simulacro nella sua cameretta. Non mancavano le bande musicali e la fiera del bestiame a Piano S. Croce. Oggi, pur conservando molto della tradizione passata, vista l'enorme espansione edilizia che ha portato alla costituzione di nuovi agglomerati urbani con la configurazione di nuovi quartieri, divisa in due serate, la processione li raggiunge per rendere partecipi anche coloro che ivi abitano. Come per il passato, non mancano i Corpi Bandistici e i fuochi d'artificio. Nel 2004 la novità fu costituita dal Carro allegorico Sacro che fece la sua apparizione dopo quasi cinquant'anni; per l'ultima edizione bisognerebbe risalire infatti al 14 Settembre del 1955. Ci auguriamo che la festa sia un'occasione per rinsaldare i vincoli di amicizia fra tutti gli abitanti della cittadina etnea che in passato vantava l'appellativo di "Aria Bona".
 
Maggiori informazioni
Sito Comune di San Giovanni La Punta
Pagina facebook San Giovanni Evangelista S.G. La Punta 

Ultima modifica: 2020-02-25 11:35


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