Feste e sagre in Sicilia

Festa di San Sebastiano a Motta d'Affermo

19 agosto - Motta D'Affermo (ME)

Festa di San Sebastiano a Motta d'Affermo a Motta D'Affermo
Il 20 gennaio la chiesa ricorda la figura di San Sebastiano, un giovane soldato dell'esercito romano martirizzato sotto l'imperatore Diocleziano nel III secolo. Per avere reso testimonianza della sua fede cristiana è condannato a morte tramite il supplizio delle frecce. Creduto morto viene abbandonato, ma una donna di nome Irene lo cura amorevolmente e Sebastiano ritorna dall'imperatore per rimproverarlo e allora è torturato e il suo corpo gettato nella Cloaca Maxima.
 
 Nel corso dei secoli sono state fatte numerose rappresentazioni artistiche di questo Santo, che solitamente è raffigurato come un giovane di bell'aspetto con il corpo trafitto dalle frecce e legato ad un albero o ad una colonna. Anche la statua presente a Motta d'Affermo (Messina) segue queste “regole”: San Sebastiano è un bel giovane il cui corpo, dalle proporzioni armoniose, è trafitto da numerose frecce. Per ricordare il suo posto di prestigio nell'esercito imperiale porta di traverso una fascia di colore rosso e oro recante la scritta “DUX PRIMÆ COHORTIS”. Le mani e le braccia sono legate ad un tronco di albero, che nella tradizione mottese è considerato un arancio, come è ricordato anche da una poesia popolare in dialetto.

Il culto di San Sebastiano a Motta è molto antico, se si pensa che si hanno notizie di una chiesa dedicata al suo culto già nei primi anni del 1500. Nel corso dei secoli la devozione nei confronti del giovane martire non si è persa e ciò è testimoniato anche dalla bella festa in suo onore e da un buon numero di persone che portano il nome del Santo. Negli anni passati è stata ripresa la tradizione di effettuare la processione anche il 20 gennaio festa liturgica del Santo, che non si era svolta per oltre un secolo. La festa estiva è certamente più partecipata e sentita. Fino ad alcuni decenni fa veniva celebrata la prima domenica di settembre, in seguito cambiò diverse date fino a trovare stabile collocazione al 19 agosto, per dare anche la possibilità ai numerosi emigranti di potervi prendere parte. 

Oltre al 20 gennaio, è quindi il 19 agosto il giorno dedicato alla festa di San Sebastiano, che si carica di significati religiosi, storici, culturali e antropologici. La mattina della festa inizia con la tradizionale “ALBORATA” che consiste nello sparo di alcuni grossi petardi. In seguito la banda musicale cittadina compie il giro delle vie principali della cittadina. Alle 10.30 nella chiesa madre viene celebrata la Santa Messa solenne, al termine della quale in piazza San Luca il complesso bandistico esegue delle marce sinfoniche. È nel pomeriggio che però si svolge la manifestazione più bella e più tradizionale: la cosiddetta “PROCESSIONE DELLA QUESTUA”. In passato serviva per raccogliere le offerte per l'organizzazione della festa, che consistevano in doni in natura come olio, nocciole, fave, frumento e vino. Oggi non si è persa la tradizione ma le offerte sono costituite da somme di denaro. 
 
Durante la processione la vara del santo viene portata a spalla e a piedi scalzi da "portatori" vestiti in bianco con fascia rossa ai fianchi (che rappresenta il sangue del martirio), il fercolo di epoca barocca della bottega dei Li Volsi addobbato da una miriade di nastri svolazzanti di diversi colori. Sulla stessa Vara, oltre alla statua trova posto anche il reliquiario e gli ex voto in oro. In alcuni punti prestabiliti il sacerdote effettua con la reliquia di San Sebastiano la benedizione del paese e delle campagne.
 
La processione ha un percorso più lungo rispetto alle altre che si svolgono nel paese, infatti tocca tutti i punti estremi dell'abitato e durante le soste la gente usa offrire ai portatori e anche ai partecipanti un piccolo rinfresco. Tre sono i momenti più spettacolari della processione: all'arrivo in piazza San Luca i portatori fanno compiere al Santo tre veloci giri della piazza, mentre quando giunge in piazza San Rocco per tre volte fa avanti e indietro dall'ingresso della chiesa del Santo protettore come segno di riconoscenza (questo gesto viene chiamato infatti “a riverenza”). Quasi al termine è, invece, il momento della “CORSA DELLA VARA” nella ripida via San Carlo. Dopo circa tre ore la processione rientra nella Chiesa Madre.
 
La sera, dopo la Santa Messa vespertina, è il momento di una nuova PROCESSIONE molto più breve e veloce di quella pomeridiana e che tocca solo le vie principali del paese che vede la partecipazione di un gran numero di persone. Anche in questa occasione viene riproposta la spettacolare corsa della Vara. Alla fine, prima che San Sebastiano rientri in chiesa per essere baciato e salutato con grande devozione dalla popolazione si assiste ad uno spettacolo pirotecnico. Nel dopo cena, come da tradizione, si svolge uno spettacolo conclusivo in piazza San Luca. La partecipazione alla festa di San Sebastiano può essere l'occasione per conoscere ed apprezzare questo piccolo paese e anche per scoprirne le tradizioni che ancora i mottesi custodiscono gelosamente.

PROGRAMMA FESTA
ore 8.30 Giro per le vie del paese della banda musicale di Motta d'Affermo
ore 9.00 S. Messa (Chiesa di San Rocco)
ore 11.00 S. Messa solenne (Chiesa Madre)
ore 15.00 Processione della Questua
ore 17.30 Musica in piazza San Luca
ore 19.00 S. Messa (Chiesa Madre)
ore 22.00 Spettacolo 

Maggiori informazioni
Parrocchia Maria SS. Degli Angeli- Motta d'Affermo
tel. 0921.336010

Ultima modifica: 2020-01-17 22:54
Fonte / Autore: Comitato festeggiamenti


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