Feste e sagre in Sicilia

Festa di Maria SS. di Valverde a Enna

Ultima domenica di agosto - Enna (EN)

Festa di Maria SS. di Valverde a Enna a Enna
Festa di Maria SS. di Valverde a Enna, patrona del popolo ennese fino al 1412. La storia ha tramandato l'inizio della festività collocabile attorno alla nascita del cristianesimo ad Enna. Il promontorio dove si erge attualmente il Santuario della Madonna di Valverde, ospitò fino al 300 d.C. uno dei templi dedicati a Cerere più importanti della Sicilia. 
 
A CUGLIUTA
La festa della Madonna di Valverde si celebra l’ultima domenica di agosto, ma sin dall’inizio del mese ne fervono i preparativi che diventano appariscenti all’orquando in ossequio ad un’antiqua tradizione si compie la "questua” la ricerca delle offerte votive necessarie per rendere le cerimonie liturgiche più fastose e i festeggiamenti più solenni. Un tempo la curavano i procuratori, fedeli che particolarmente devoti alla Vergine di Valverde ne avevano a cuore il decoroso mantenimento del culto; oggi il loro compito lo hanno assunto, con immutato fervore, i membri del collegio di Valverde, ricostituito nel 1935 per far rivivere un’omonima confraternita fondata alla fine del ‘700. Le modalità di svolgimento della questua nonostante lo scorrere del tempo e le mutate condizioni di vita, sono rimaste fedeli alla tradizione che prevede l’impiego di muli per il trasporto del grano, che in passato costituiva l’offerta più comune, sia quasi a ringraziamento del buon andamento del raccolto da poco conclusosi, sia delle prevalenti vocazioni cerealicole delle contrade ennesi. I Procuratori accompagnati da muli bardati con finimenti caratteristici e dalla ciaramella sono condotti per tre giorni tra vicoli, stradine e piazzette, accompagnati dalle note suonate dai tanto rari suonatori delle zampogne al fine di sollecitare le offerte.
 
L' APERTURA
La settimana precedente l’ultima domenica di agosto il simulacro ligneo della Vergine Maria, viene svelato ed esposto. La Nicchia, ristrutturata negli anni '90 dall'artigiano ennese Mastrandrea, dove il simulacro della Vergine è conservato, si compone dal grande sportello centinato, decorato, dal pittore ennese Lodato nel 1949, con l’artistica immagine della Madonna che riproduce con gran fedeltà le fattezze. L’atteggiamento della statua lignea policroma, fù scolpita nel 1646 da l’ennese Giovanni Gallina. Egli scolpì nell’atto di tenere in braccio con gesto amorevole il bambino. La statua della Madonna è ornata di argento e corona, coperta da un prezioso mantello confezionato nel 1855 dalle devote del quartiere Fundrò, che su un lucente tessuto di seta, eseguirono accurati ricami; è rivestita di luccicanti gioielli, viene portata dai confrati dalla cappella votiva, dove il simulacro stesso è custodito durante l'anno. Tale cerimonia, ufficializza, l'apertura dei festeggiamenti in onore della Vergine Santissima.
 
LA VIGILIA
La mattina del sabato precedente la festa, ancora oggi, come da tradizione, alle ore 9:30 ha luogo la santa messa delle "Verginelle" (fanciulle che rievocano l'episodio vissuto dalle antenate, scampate ad un crudele sacrificio grazie a San Pancrazio), invitate da alcune famiglie che hanno ricevuto grazie particolari dalla Madonna. Queste digiunano fino a mezzogiorno e poi consumano un frugale pranzo preparato tra le mura domestiche dalle famiglie che le ospitano. Le verginelle restano a pranzo anche la domenica, giorno della festa. In passato vi era un'altra figura, quella del "Nudiddu" (fanciulli d'animo puro come il vestire), vestiti di bianco con dei nastri multicolori allacciati alla vita; l'ultimo «Nudiddu » che ricordiamo è stato, nel 1967. La vigilia della festa si conclude con i Vespri Solenni.
 
LA FESTA
Di buon mattino sull’ampio pianolo di Enna una fragorosa esplosione di assordanti mascuna (101 colpi di cannone) improvvisamente lacera l’aria azzurrina d’una serena giornata di fine agosto, il gioioso crepitio segnala che è spuntato un giorno di festa dedicato alla “Madonna di Valverde”. La relazione della datazione della festa è legata al culto di cerere i cui festeggiamenti trovavano il loro culmine alla fine di agosto, poichè, in tale periodo, aveva termine il ciclo agrario. In passato, dopo le messe del mattino si celebrava e si celebra tuttora il Pontificale; dopo di che, il fercolo con la Madonna veniva portato a spalle dai Confrati in abito civile fino alla Chiesa Madre. Nel pomeriggio aveva luogo la processione vera e propria; i confrati questa volta dovevano indossare l’abito tradizionale: camice bianco, cintola verde, fazzoletto verde a tracollo, a piedi nudi. Oggi il fercolo dorato (realizzato da Gregorio Mazzarino, eseguito nel 1957 su progetto di Francesco Paolo Notaro, ristrutturato nel 1997; si compone di una struttura in legno rivestita da foglie d'oro 18k ), non viene più portato nella Chiesa Madre al mezzogiorno.
 
La processione, oggi, parte dal Santuario omonimo, ed è diretto al Duomo per la celebrazione della Messa Solenne, e destinato poi, a dirigersi alla chiesa di San Tommaso tra le grida di giubilo che di tanto in tanto i confrati in camice bianco e piedi scalzi fanno echeggiare. Ad accompagnare il fercolo, la “Nave d’Oro” della Madonna di Valverde, nel suo percorso processionale, precedono il simbolo della Trinità, i fercoli di S. Michele Arcangelo e S.Giuseppe, le verginelle vestite di bianco, il clero; la seguono le autorità locali, i Procuratori, la banda cittadina, i fedeli. La processione attraversa, a seguito della Messa Solenne, via Roma, piazza S. Francesco, arriva in piazza Balata (oggi piazza Matteotti) prosegue lungo la via Roma, giunge in Piazza San Tommaso e da qui fa ritorno al Santuario di Valverde. La festa si conclude con musiche, giochi e fuochi d'artificio.

Maggiori informazioni
Sito Confraternita Valverde Enna
Sito Comune di Enna

Ultima modifica: 2019-01-30 10:29
Fonte / Autore: Confraternita Maria SS. di Valverde


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