Janniscuru Fest a Enna

La porta urbica di Janniscuru, unica superstite delle diverse porte che difendevano la città di Enna, consiste in un robusto manufatto murario, posto ad interruzione della strada di arroccamento omonima, a poche decine di metri dall’ingresso nel quartiere dello Spirito Santo. Il paramento murario, costituito da muratura con paramento pseudoisodomo in conci calcarenitici locali, si appoggia alla tagliata artificiale della roccia e ne diviene parte integrante.

 

La facciata esterna si presenta con un’unica apertura centrale a tutto sesto leggermente ribassato, oggi fortemente danneggiato nella sua forma originaria dal continuo passare delle some. L’apertura presenta un rimbotto consistente che in origine consentiva la protezione dei cardini delle imposte. Le imposte, delle quali si vede l’ingegnoso sistema di appoggio d’ingombro nella muratura interna del vano della porta, dovevano essere in legno con paramento esterno munito di borchie e chiodi metallici. Il vano della apertura è più grande della arcata esterna, coperto con volta a botte a conci ben tagliati ed assemblati e presenta gli alloggiamenti per i cardini e per l’architrave oltre che per il sistema di chiusura a trave orizzontale.

 

La difesa della porta, oltre che dall’alto della tagliata nella roccia, si effettuava direttamente dagli spalti della porta che erano muniti di un parapetto aperto da diverse feritoie e gettatoi così come si può vedere nelle più antiche rappresentazioni fotografiche della porta stessa.