Feste e sagre in Sicilia

L'Antiquarium di Entella

Via I Maggio, 1 - Contessa Entellina (PA)

Inaugurato nel 1995, l'Antiquarium dì Entella è nato dalla proficua collaborazione tra il Comune di Contessa Entellina, la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, ma soprattutto dalla volontà del prof. Giuseppe Nenci, direttore della missione archeologica a Rocca d'Entella, purtroppo di recente scomparso, il quale dal 1984 aveva guidato sistematicamente le campagne di scavo nel sito della città elima. L'Antiquarium di Entella nell'anno 2000 è stato intitolato a Giuseppe Nenci.
 
Il museo è concepito con un sistema dì moduli didattici autonomi e allo stesso tempo interdipendenti, legati da un filo conduttore comune: lo scavo archeologico inteso non come "asportazione" ma come mezzo di conoscenza storica, che in ogni momento collega l'immagine del reperto allo scavo stesso. L'esposizione conduce il visitatore alla comprensione della stratificazione storico-archeologica della città, attraverso un percorso che lo introduce dapprima nel contesto storico del Mediterraneo, per accompagnarlo successivamente lungo un viaggio ideale nella Sicilia antica, visto con gli occhi degli storici di ogni epoca e dei viaggiatori ottocenteschi. Il percorso prosegue immettendo il visitatore nella struttura urbana della città, lungo le fortificazioni che si snodano nel versante nord per 1.100 metri, databili al VI secolo a.C., con successivi rifacimenti del IV secolo a.C. e con le due porte di accesso alla città e alla necropoli sud. Il settore centrale del Museo è dedicato alla stratificazione storica vista attraverso la cultura materiale: un breve ma intenso excursus di centinaia di anni in pochi metri. Il punto cardine del Museo è costituito dal granaio ellenistico. Particolarmente suggestiva è la ricomposizione di uno squarcio della necropoli ellenistica, ricostruito nel contesto di scavo utilizzando riproduzioni di calchi in vetroresina degli inumati e le coperture sepolcrali originali. Un intero settore è dedicato al periodo medievale con l’esposizione di reperti rinvenuti in prevalenza nell’unico Castello scavato interamente. Il settore conclusivo del percorso è dedicato all’epigrafia. Nell’ultima parte sono esposte le monete rinvenute ad Entella. Delle famose tavole di bronzo, i decreti di Entella, sono esposte due copie (la sesta e la nona) i cui originali sono custoditi dalla Soprintendenza di Palermo e le trascrizioni di tutti i decreti conosciuti, con le rispettive traduzioni.
 
Orario visite:
dal lunedì al sabato ore 9.00 -12.00
Infoline: tel. 091.8355556

Fonte / Autore: www.comunedicontessaentellina.it


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