Feste e sagre in Sicilia

Il Castello Normanno

Piazza Umberto, 1 - Adrano (CT)

Secondo la tradizione il castello fu fondato dal Gran Conte Ruggero, padre di Ruggero II, che nel 1070 aveva riscattato Adrano dalla dominazione araba. È probabile che la costruzione del castello nell'area già occupata da una torre di difesa di età greca, si debba agli Arabi. Della costruzione araba sono testimonianza le due porte del piano terreno che mettono in comunicazione i due vasti ambienti con archi ogivali realizzati con conci di pietra pomice. La data 1000, incisa nello stipite della seconda porta, documenta probabilmente il completamento del piano terra. Il castello non subì danni materiali nella signoria aragonese e durante il viceregno, ma fu più volte risistemato e in qualche parte subì trasformazioni architettoniche. Il bastione con le quattro torri, le finestre trilobate e le nicchie nei piani superiori testimoniano i lavori effettuati nell'edificio in età aragonese.

Nel 1754 il castello passò ad Alvarez di Toledo, figlio del Duca Vincenzo di Ferrandina e di Caterina Moncada, ma non fu abitato tanto che lo storico Vito Amico, che nel 1756 fu ad Adrano scrisse: "Il castello è crollato nei soffitti, è disabitato; solo il pianterreno è abitato a carcere". Nel 1797 Luigi Moncada Ventimiglia Aragona potè togliere il possesso del castello agli Alvarez, divenendone il proprietario. Tra la fine del settecento e i primi anni dell'ottocento, il castello subì altri lavori di deturpazione poiché il carcere venne spostato dal piano terra al primo piano. Fino al 1920 rimase patrimonio dei Moncada Ventimiglia, mentre il carcere mandamentale rimase fino al 1958, anno in cui l'edificio è stato dichiarato pericolante e il Comune di Adrano ha ceduto l'uso del castello alla Sovrintendenza BB. CC. AA. di Siracusa per destinarlo a museo archeologico.

Da quel momento la Sovrintendenza di Siracusa insieme a quella di Catania, ha effettuato i lavori di restauro e il castello ospita sin dall'ottobre 1959 il Museo Archeologico Etneo con la Pinacoteca, la Galleria d'Arte Contemporanea, il Museo dell'Artigianato e delle Tradizioni Popolari e l'Archivio Storico. Il castello ha un altezza di circa 34 metri, dalla base ai merli. Esso ha una pianta quadrilatera con una mole massiccia e con contrafforti angolari in conci lavici, una larghezza di 20 metri per ogni lato, mentre alla base del bastione ha una larghezza di 33.70 metri per ogni lato.
 
Museo Archeologico Regionale del Castello Normanno
Un importante museo, collocato all'interno del Castello Normanno, racconta le varie civiltà che ininterrottamente si sono succedute sul suolo adranita, sin dai primi abitanti di età preistorica che, attratti dalla presenza delle abbondanti acque del fiume Simeto (un tempo navigabile) e dalla fecondità dei suoli vulcanici, hanno occupato queste terre. La città indigena del Mendolito, ancora senza nome, lascerà il posto alle mire espansionistiche di un grande stratega dell’antichità, Dionigi I di Siracusa, che intorno al 400 a.C. fonderà il potente centro di Adranon a controllo dell’indomabile Centuripe, nello stesso luogo in cui, secondo la tradizione, sarebbe stato collocato il tempio del dio Adrano, una divinità indigena protetta da un corteo di mille cani cirnechi.
 
Orario di apertura Museo:
dal martedì alla domenica
orario invernale ore 9.00 -13.00 e 15.00 - 17.00
orario estivo ore 9.00 - 13.00 e 16.00 - 18.00 
Domenica pomeriggio -Lunedì chiuso
Ingresso gratuito - Telefono/Fax 095.7692660 - 095.7692661 (informazioni e prenotazioni)

Fonte / Autore: www.turismo.catania.it


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