Feste e sagre in Sicilia

Chiesa Madre

Piazza del Popolo, 61 - Partanna (TP)

I lavori di progettazione iniziarono nel 1536 quando il barone Baldassarre Grifeo ne concepisce il progetto lasciando un legato testamentario, ma risale al 1579 l'inizio delle fabbriche effettive della Chiesa che, nonostante l'interessamento finanziario dei baroni, proseguirono molto lentamente. Quando il 20 gennaio 1625 si fece l'entrata nella nuova Chiesa, infatti, soltanto le strutture erano state completate e solo nel 1676 la Chiesa sarà ufficialmente consacrata al culto ed intitolata alla Trasfigurazíone del Santissimo Salvatore, titolo che ha mantenuto fino ad oggi. Dal 1692 al 1729 fu eseguita da Vincenzo Messina e dai suoi figli Giacomo e Giovanni l'ampia decorazione a stucco degli interni. L'odierna facciata, ridisegnata sul modello di quella antecedente al 1968, è a due ordini di cui il primo tripartito da lesene in pietra. Al centro il portale dal timpano curvo e riccamente modanato, fiancheggiato da colonne in marmo rosato poste su alto basamento; i portali laterali hanno, invece, linee semplici con timpano triangolare e sono sormontati da una finestra circolare che fa filtrare la luce esterna. La parte centrale della facciata culmina in alto nell'isolato corpo timpanato che ne costituisce il secondo ordine. Delle due ampie volute che raccordavano il corpo centrale ai sobri campanili che fiancheggiano tuttora la facciata, secondo un modello molto diffuso nell'architettura cinquecentesca e seicentesca, rimane solo il ricordo attraverso vecchie riproduzioni fotografiche. L'interno della Chiesa è a pianta basilicale con il corpo presbiteriale particolarmente ampio, proprio di modelli controriformati. Delle antiche colonne e dei capitelli rimane qualche traccia solo nella zona presbiteriale. Le profonde Cappelle che scandiscono il percorso lungo le navate laterali contengono pregevoli esempi di arte pittorica e scultorea siciliana realizzati fra il Cinquecento e l'Ottocento e provenienti anche da altri edifici religiosi non più esistenti dopo il 1968.
 
L’organo della Chiesa Madre è stato definito uno dei più belli della provincia di Trapani. Fu costruito dal sacerdote di Corleone Filippo Xaxa, che vi lavorò per cinque anni e lo consegnò, dopo averlo trasportato da Corleone a Partanna, il 3 gennaio del 1641. Si trova nella parte destra della navata centrale, sopra una cantoria lignea a balconata, riccamente ornata da rabeschi e da tre cartocci separati da bellissime foglie di acanto e sostenuta da un pilastro con capitello decorato con motivi floreali. Il prospetto ligneo si presenta con una grossa aquila con le ali spiegate, in posizione centrale, e due eleganti volute agli angoli con funzioni decorative. Dalla cantoria si innalzano quattro cariatidi, che delimitano le campate laterali: le due centrali sono coronate dallo stemma dei Grifeo, mentre quelle laterali sostengono due volute sulle quali si ergono due angeli. Al di sopra delle campate laterali, sono collocati due mezzi busti di figure umane, che potrebbero rappresentare personaggi legati al mondo della musica sacra. Tutto il complesso è completato da un tetto a doppia falda, costituito da cassettoni al cui centro sono poste 60 rosette. Questo magnifico prospetto ligneo fu progettato dall’architetto palermitano Paolo Amato e costruito dal maestro trapanese Natale Puglisi che completò il lavoro verso la fine del 1691. Il coro della Chiesa Madre, vero capolavoro dell’arte dell’intaglio e della scultura, attualmente non si trova più nella zona della navata centrale dove era collocato poiché, in seguito ai lavori di riparazione della chiesa, fu smontato per evitare danneggiamenti. Il coro fu realizzato con fusti di noce dal maestro pittore, scultore e stuccatore Silvestre Ratto, originario di Mazara, che però vi lavorò dal 1668 al 1670 perché, per ragioni ignote, interruppe il lavoro e gli subentrò il maestro Antonino Mangiapane, faber lignarius, di Castelvetrano. La cappella absidale della Trasfigurazione, comunemente chiamata Cappellone, è il punto centrale della chiesa, non solo per la sua posizione ma per la fastosità e la ricchezza di decorazioni che incantano lo sguardo del visitatore.

Fonte / Autore: chiesamadrepartanna.tk


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