Feste e sagre in Sicilia

Chiesa Santa Maria La Nova

n.d. - Scicli (RG)

Sorta con il nome di Santa Maria La Nova della Pietà, la chiesa di Santa Maria La Nova (Sec. XVII - XVIII)
si trova collocata nel cuore della cava omonima. La chiesa presenta una facciata a tre ordini divisa in tre comparti da lesene. Nel primo ordine si apre l'imponente portale incorniciato da lesene terminanti in capitelli ionici, il secondo ordine mostra un finestrone inquadrato da lesene di eguale stile , il terzo ordine, infine, termina nella torre campanaria ornata da ghirlande e da una balaustra in pietra locale. L'abside si sviluppa intorno alla grande tela "Natività di Maria", opera caratterizzata dall'impianto monumentale dei personaggi, la cui attribuzione è controversa. Le navate laterali sono costituite da sei cappelle (tre per ogni lato), collegate tra loro e concluse da cupole emisferiche. Nel vestibolo della chiesa è possibile ammirare il frontone ed altre parti di ciò che resta del prospetto della prima chiesa di Santa Maria della Pietà costruita tra il VI e il VII secolo.
Sul lato della navata, nella prima cappella si incontra l'altare di San Francesco di Paola, sotto un prospetto marmoreo di stile dorico contenente la statua di San Francesco che dovrebbe provenire dalla chiesa omonima demolita nel secolo '800. Nella seconda cappella, su un altare dal prospetto in stile corinzio, si trova una statua della Vergine Maria Immacolata. La statua lignea, ricoperta da lamine d'argento, secondo un anonimo fu scolpita a Napoli nel 1843 dal celebre statuista G. Petronzio e rivestita in argento nel 1844 da Don Silvestro Catera e figli. Le notizie sulle lamine d'argento sono confermate da un'incisione sul mantello di Maria.

Nell'ultima cappella del lato destro si trova la nicchia in stile corinzio in cui è racchiusa la statua lignea policroma del Cristo Risorto, detto popolarmente "Uomo Vivo". Il Cristo, di notevole vivacità espressiva, è posto su una base di nuvole ed indossa un perizoma dorato ed un ampio mantello color amaranto. Dopo le prime ipotesi che facevano risalire l'opera al XIX secolo, recenti ricerche di M. Boscarino consentirebbero di assegnare l'opera allo scultore catanese F. Pastore che l'avrebbe realizzata nel 1796. Sul lato sinistro si aprono altre tre cappelle. Nella prima si trova un altare in stile dorico in cui si conserva una statua secentesca di San Giuseppe che tiene in braccio il bambino Gesù. Nella seconda cappella in un altare in stile Corinzio è conservato il prezioso e venerato simulacro della Vergine della Pietà. Composto da una scultura lignea seduta, col capo reclinato, una veste a fiori ed un mantello damascato, affiancata da due pie donne in piedi e da un Cristo deposto ed una croce di legno ricoperta da lamine d'argento; il simulacro ha origini alquanto oscure. Due sono le tesi per l'attribuzione: la prima vuole che l'opera sia di età bizantina e che sia stata trovata tra le macerie della chiesa di Santa Maria della Pietà in periodo normanno, la seconda è sostenuta da S. Santiapichi che considera la statua dell'Addolorata come facente parte di una sacra rappresentazione con 14 statue lignee eseguite da A. Monachello di Noto nel 1564.
Nella terza cappella, su un altare in stile dorico, si trova una statua raffigurante la Madonna col Bambino detta delle "Nevi", che reca nella base la data 1496. Quale titolo questa scultura abbia avuto originariamente non ci è dato saperlo con certezza. La Madonna indossa una veste riccamente ornata, i bassorilievi collocati nella base, illustrano la vita di Sant'Anna: l'Incontro di Gioacchino con i pastori, la Nascita di Maria, l'Annuncio a Gioacchino.
Nella volta si trovano cinque tele datate 1858 opera del pittore chiaramontano sac. G. Di Stefano, raffiguranti storie della vita di Cristo: l'Adorazione dei pastori, la Presentazione di Gesù al tempio, Gesù tra i dottori, Cristo e la Pie donne, Cristo deposto. Di un certo interesse è l'urna reliquiario in argento che presenta altorilievi e bassorilievi di diversi temi. Su uno dei due lati lunghi si trovano due putti che sorreggono un medaglione circolare con l'Addolorata sdraiata ai piedi del Santo Sepolcro sull'altro lato lungo si trova il medaglione con la natività di Maria, sui lati corti sono raffigurati San Guglielmo e San Giuseppe. Sui lati lunghi del coperchio è raffigurata Santa Rosalia ed in un altro il Martirio di S.Adriano, tema presente in una tela della navata destra. La chiesa Parrocchiale di Santa Maria La Nova nel Marzo 1994 è stata eretta Santuario Mariano Cittadino "Maria Santissima della Pietà".

Fonte / Autore: www.comune.scicli.rg.it


CONDIVIDI SU FacebookTwitterGoogle+

In primo piano


- Museo Archeologico Regionale di Aidone
- Palazzo dei Normanni Palermo
- Area Archeologica Selinunte
- Teatro Greco Romano di Taormina
- Duomo di San Giorgio Ragusa
- Parco Archeologico Valle dei Templi
- Duomo di Monreale
N.B. Siciliainfesta.com non è in alcun modo responsabile per eventuali errori o omissioni contenuti nelle informazioni pubblicate
Sicilia in festa è un progetto di IDGT e Francesco Grasso | Mappa | Termini di utilizzo | Cookie | Ricette siciliane | Partner | Newsletter