Feste e sagre in Sicilia

Il Duomo

Piazza Duomo - Catania (CT)

La Cattedrale di Catania, dedicata a S. Agata, fu costruita dai Normanni tra il 1070 e il 1093, sui ruderi romani delle Terme Achelliane. In essa si possono riconoscere tre parti: quella originale, "normanna", nelle absidi e nelle due cappelle laterali; quella "sveva" nelle basi di alcune colonne visibili dopo gli scavi nel pavimento e nelle torri dell'ingresso, oggi incorporate nella facciata; e infine quella "barocca", costituita dalle tre navate di Girolamo Palazzotto e della facciata di G. B. Vaccarini, del 1734.

Nel XIV secolo sul fianco sinistro del Duomo fu fatto costruire, dal vescovo Simone del Pozzo, un grandioso campanile, alto 70 metri, distrutto dal terremoto del 1693, dal quale rimasero intatti solo il transetto con le tre absidi e le cappelle laterali con la sacrestia. Il Senato cittadino, dopo il terremoto del 1693, decise di rispettare la stessa collocazione del Duomo Normanno, così G. Palazzolo nel 1709 iniziò ad elevare la chiesa sfruttando le preesistenze architettoniche dell'originario impianto basilicale a tre navate. Tra il 1733 e il 1761 furono eseguiti lavori di restauro ad opera dell'architetto palermitano G. B. Vaccarini, che ne realizzò il prospetto principale, oltre alla statua dell'Elefante, che si trova in piazza Duomo (1735-1736). Egli utilizzò molti materiali preziosi provenienti dai monumenti antichi di Catania, come le colonne di colore grigio. Il Senato cittadino, dopo il terremoto del 1693, decise di rispettare la stessa collocazione del Duomo Normanno, così G. Palazzolo nel 1709 iniziò ad elevare la chiesa sfruttando le preesistenze architettoniche dell'originario impianto basilicale a tre navate. Tra il 1733 e il 1761 furono eseguiti lavori di restauro ad opera dell'architetto palermitano G. B. Vaccarini, che ne realizzò il prospetto principale, oltre alla statua dell'Elefante, che si trova in piazza Duomo (1735-1736). Egli utilizzò molti materiali preziosi provenienti dai monumenti antichi di Catania, come le colonne di colore grigio. All'interno di una piccola camera sono poste le reliquie della Santa patrona di Catania. Il transetto ospita a destra la cappella del "Rosario" e a sinistra quella del "Crocifisso". All'incontro del transetto con la navata centrale si erge la cupola a base circolare realizzata all'esterno con pietra calcarea di Siracusa e all'interno con mattoni intonacati e decorazioni in stucco. La facciata, realizzata dal Vaccarini, presenta tre ordini, quello composito, quello corinzio e quello attico, e con il suo movimento di ombre e di luci e le sue linee spezzate, segue l'andamento tipico del barocco. All'interno si trovano oltre alla preziosa Cappella di S. Agata, i sepolcri dei re aragonesi, le tombe del musicista catanese Vincenzo Bellini (1801-1835), e quella del Cardinale Dusmet, l'affresco de Il Battesimo di Cristo, una tela con la Madonna delle Grazie, S. Gaetano e S. Filippo Neri di G. Tuccari (1667-1743); una tela con S. Febronia, una con S. Rosalia, una con S. Antonio di Padova, e una con S. Antonio Abbate del Borremas (1735-40); una Sacra Famiglia del pittore catanese del Seicento P. Abbadessa; una tela con la Madonna Corredentrice dell'artista catanese contemporaneo E. di Giovanni (1887-1979);una tela con S. Giorgio del 1624 del Catanese G. La Manna; S. Francesco di Paola del catanese G. Guarnaccia Artista settecentesco).

Nel quinto altare si trova la tela, datata 1605, del Martirio di S. Agata opera del grande artista toscano F. Paladini, che ha lasciato numerosi capolavori in Sicilia. In essa l'artista concepisce un vasto scenario che funge da fondale alla scena del martirio in primo piano e una quinta digradante di architetture costituita da un loggiato e da una balconata, i cui motivi decorativi riprendono la tradizione fiorentina. Il tema del martirio di S. Agata si ricollega al culto catanese della Santa patrona che, proprio all'interno della cattedrale, esplode tra momenti di fede e colorite tradizioni popolari.
 
www.cattedralecatania.it

Fonte / Autore: www.comune.catania.it


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