La Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta si è attivata per salvaguardare e valorizzare una parte significativa di tutto quel patrimonio minerario, che ha così fortemente marcato la storia e la cultura delle nostre popolazioni. Per garantirne la conservazione nel tempo alcuni di questi beni sono stati sottoposti a tutela. La miniera Trabia-Tallarita è stata acquisita, tra il 2000 ed il 2003, al Demanio Regionale con un provvedimento dell’allora Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione. La realtà mineraria della Sicilia centromeridionale trova nel complesso di Trabia-Tallarita il più grande e ricco giacimento d’Europa, uno straordinario esempio di archeologia industriale, rappresentato in tutte le complesse fasi dell’evoluzione dell'attività estrattiva: dalla “calcarella” al “calcarone”, dal “forno Gill” all’impianto di “flottazione”.
Oggi, nel bacino che insiste nella splendida conca, tra i comuni di Sommatino e Riesi, il senso di rovina avvolge per lo più tutto allo stesso modo, con la stessa amara dignità che la storia ci ha consegnato: i manufatti da cui nasceva la produzione (forni Gill, calcheroni), le case degli operai, gli edifici destinati alla dirigenza, ai padroni, ai carabinieri, la chiesetta. L’unica grande struttura recuperata è l’ex Centrale Elettrica “Palladio” con gli annessi locali.
La Centrale Elettrica Palladio (dal nome della contrada su cui insiste la miniera), a corrente continua, fu realizzata, nell’ambito dell’industria nel 1909 al fine di sostenere le esigenze dell’intero bacino minerario grazie a due dinamo della potenza di 130 KW. Essa negli anni Venti viene potenziata con l’installazione di tre nuovi gruppi generatori della potenza di 300 Hp mentre nel 1930 è dotata di una cabina di 5 trasformatori da 200 kw al fine di usufruire dell’energia prodotta.
Informazioni
Soprintendenza BB.CC.AA.
tel. 0934.554968
Fonte / Autore: Regione Siciliana Dipartimento Beni Culturali
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