Lavatoio pubblico, conosciuto come "Lavatoio medioevale", denominato comunemente " 'U Ciuni" (il fiume), presso il tardo-rinascimentale palazzo Martino. E' considerato la foce dell'antico fiume Cefalino, che nascendo dalle montagne di Gratteri sfociava a Cefalù seguendo un percorso sotterraneo. Nel 1514 fu demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e il fiume che scorreva a cielo aperto venne coperto nel XVII secolo. Nell’estate del 1991 sono stati ultimati i lavori di restauro. Il lavatoio si presenta con una scalinata in pietra lavica che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa (di cui quindici teste leonine) disposte lungo le pareti sovrastate da basse volte. Attraverso un piccolo antro, l’acqua raggiunge il mare. Nelle vasche sono evidenti gli appoggi che servivano per strofinare i panni.
Fonte / Autore: Sito Comune di Cefalù
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