Il Museo della Civiltà Contadina, realizzato nell'ottocentesca casa natale del vescovo Mons. Angelo Calabretta, mira ala recupero e alla difesa delle culture locali, ricordando le manifestazioni creative dell'uomo, quali le tradizioni popolari, gli antichi mestieri, gli oggetti del vivere quotidiano di ieri, dando la possibilità di accostarsi ad una civiltà, come quella nata sulle pendici dell'Etna, di carattere pre-tecnologico. Viene così proposto un "percorso" incentrato sulla memoria e sulla presentazione degli aspetti sociologici e antropologici inerenti la cultura contadina etnea (e, in particolare, acese) del secolo scorso. La struttura si presenta come la ricostruzione di una tipica abitazione rurale, dove gli ambienti e i vari oggetti riproducono i momenti della vita quotidiana di una famiglia contadina. Sono perciò esposti, fin dal primo locale, i numerosi attrezzi per il lavoro nel campi: gioghi per buoi, aratri, du' munnia (due recipienti per misurare granaglie), mantici, ecc. In un'altra stanza si distinguono due ambienti specifici: sulla destra, l'opus incertum di una parete in pietra lavica offre la ricostruzione della casedda du picuraru (la casetta del pecoraio), con gli attrezzi per la produzione della ricotta e del formaggio. Sulla sinistra, sono raccolti gli strumenti di lavoro del cestaio, assieme ad antichi lumi a petrolio e ferri da stiro a carbone.
L'ambiente successivo è dedicato alla vendemmia, con una delle prime macchine pigiatrici, e alla raccolta dei limoni. Da questo locale si passa in un cortile dal quale si accede a una serie di vani dove sono ricostruiti altri momenti della vita contadina. Qui sono raccolti gli strumenti legati ad attività artigiane come quella del fabbro, del falegname, del ciabattino, o alla lavorazione della pietra e del marmo, alla produzione e lavorazione della cera; in una stanza si può ammirare l'accurata ricostruzione di una vecchia cucina - con fucularu, tiani, brocchi e altri recipienti in terracotta - e di una camera da letto con un grande telaio per la tessitura. Nell'ultimo locale sono esposti oggetti di notevole interesse dedicati alla piazza e al passatempo: da segnalare, fra gli altri, un antico orologio da campanile, un teatrino per l'opera dei pupi e, in particolare, una bella lanterna magica.
Orario visite:
domenica e festivi ore 10.00-12.30 e 15.30-19.00
negli altri giorni l'apertura è prevista solo per gruppi e su prenotazione.
Lunedì chiuso
Ingresso gratuito.
Infoline: tel. 095.801433