Feste e sagre in Sicilia

Palazzo Ziino

Via Dante, 53 - Palermo (PA)

All'interno della lottizzazione ottocentesca realizzata nell'area dell'esposizione Universale, sorge, nel 1895, "la bella palazzina di via dell'Esposizione," dimora della famiglia dell'avvocato Ottavio Ziino. L'edificio viene progettato da Nunzio Ziino, architetto, fratello del noto avvocato. Concepito risentendo del gusto neoclassico della Palermo tardo ottocentesca, dal punto di vista architettonico, perpetra il modello distributivo-funzionale delle dimore palazziali settecentesche; l'ampio androne carraio e i locali di servizio al piano terra, il piano nobile con gli ambienti di rappresentanza, i piani superiori per i figli e il personale. Inaugurato il 4 marzo 1895, due anni prima del Massimo, è figlio della stessa matrice architettonica, non è un caso che il partito architettonico di entrambi sia caratterizzato da grandi colonne corinzie scanalate. Mediante l'inserimento di queste ultime, nel prospetto di via Dante, il prof. Ziino dichiarò palesemente la matrice neoclassica del suo progetto; le quattro colonne scanalate utilizzavano il piano terra come stilobate, collegavano il primo e secondo piano con un ordine corinzio dell'altezza di 9 diametri così come proposto dal Vignola, il terzo piano venne concepito come un alto attico a sostegno di una imponente cornice di puro e perfetto stile corinzio.
 
I gessi che costituiscono la Gipsoteca di Palazzo Ziino provengono per la maggior parte dai depositi della Civica Galleria d'Arte Moderna di Palermo dove vi sono pervenuti per lasciti o donazioni più o meno cospicue da parte delle famiglie degli artisti rappresentati, come è il caso delle opere di Domenico Costantino, Benedetto Civiletti, Ettore Ximenes, Giovanni Barbera; o talvolta più direttamente da parte degli stessi autori, come per quelle di Mario Rutelli. Altri di proprietà della Galleria, già parte delle collezioni dell'Ottocento e del Novecento, sono rimasti nelle sale di esposizione permanente con le altre sculture di più nobile materia e con i dipinti della stessa epoca. Questi gessi sono circa settanta e appartengono ad autori per la maggior parte attivi a Palermo; gli stessi che costituiscono la trama principale dello svolgimento della storia della scultura in Sicilia. Solo due artisti non siciliani sono occasionalmente presenti: Iulius Pierre Van Biesbroeck di origine belga ma attivo in Italia e Francesco Ciusa il principale aedo del realismo in Sardegna: inserimenti di diversa estrazione geografica, ma non dissonanti nel divenire storico e linguistico della collezione. Gli altri artisti sono presenti con un numero vario di opere: Benedetto Civiletti è l'artista più rappresentato; seguono Mario Rutelli ed Ettore Ximenes; e gli altri da Domenico Costantino e Rosario Bagnasco, Antonio Ugo, Giovanni Nicolini e Bernardo Balistreri, nati nell'ultima parte del secolo e già attivi nei primi anni del Novecento. Nino Geraci, Filippo Sgarlata e Giovanni Barbera sono più avanti di poco: nati all'inizio del nuovo secolo realizzarono la loro formazione nello spazio tra le due guerre e proseguirono la loro attività anche oltre; tranne Giovanni Barbera mancato prematuramente nel 1935. Molti di questi gessi sono sculture ben note che addobbano gli spazi della città; altri invece non sono mai stati trasferiti in altra materia e investiti talvolta da patine colorate, sono stati destinati a mostre nazionali ed internazionali. In gran parte sono stati presenti alla Esposizione Nazionale del 1891-92. Ricomposti e ripuliti dal lavoro di restauro questi gessi ora tornano a vivere in una esposizione permanente restituiti alla loro dignità di oggetto d'arte; nonostante alcune parti mancanti e non ricostruite per rimanere fedeli al criterio conservativo e più strettamente filologico. Al fine di salvaguardare la autenticità originaria.
 
Al secondo piano del Palazzo una serie di ambienti, estesi per circa 370 mq, sono destinati a sede di mostre temporanee.
 
La Mediateca. Una Mediateca è un luogo di consultazione, di fruizione e produzione culturale attraverso l´utilizzo prevalente di nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Un´occasione di aggregazione civile e di formazione, un punto nodale della conservazione e valorizzazione della memoria storica e sociale. Obiettivo primario della Mediateca è la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale della città, ponendo sullo stesso piano il bene culturale tradizionale e il bene culturale cosiddetto atipico. possiede un patrimonio musicale di grande interesse quale l’archivio di Documentazione della Musica Contemporanea, curato dal Centro per le Iniziative Musicali in Sicilia (CIMS). L’archivio rappresenta un esempio unico nel suo genere . È dotata di trenta postazioni dalle quali è possibile effettuare ricerche su basi dati, locali o remote, connettersi alla rete Internet, accedere a risorse multimediali ed elaborare documenti ipertestuali. Sono possibili stampa e duplicazione.
 
Orario apertura:
tutti i giorni, festivi compresi ore 9.00- 18.30
lunedì ore 9.00 - 15.30
Infoline: tel. 091 7407800/10

Fonte / Autore: www.comune.palermo.it


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