Feste e sagre in Sicilia

Festa del Santissimo Crocifisso a Calatafimi

01 / 03 maggio - Calatafimi (TP)

Festa del Santissimo Crocifisso a Calatafimi a Calatafimi
Festa del S.S. Crocifisso, la grande Festa di primavera, per la quale Calatafimi Segesta (Trapani) è famosa nel mondo. La festa si svolge con periodicità di tre-cinque anni. Festa dell’abbondanza, festa dello spreco, festa dell’ostentazione orgogliosa del proprio lavoro ma anche di ringraziamento per la propria ricchezza e per la vita, che celebra i miracoli operati dal Crocifisso di legno della chiesa di S. Caterina, gli ultimi giorni di giugno del 1657. Tour guidati per la visita dei suggestivi "vicoli" e le mostre allestite per l'occasione dai Ceti. 
 
I Ceti festeggiano con generosità e dovizia di mezzi il santo patrono, ed insieme se stessi, la loro riconoscibilità sociale, la loro laboriosità, l'essere parte di una comunità organizzata, l'essere Ceto. Dapprima trovato ripetutamente per terra dal priore della chiesa – che per reggerlo lo aveva persino legato con una fascetta chiamata “zagarella – poi guarendo un paralitico che alla sua vista si alzava sulle gambe, al Crocifisso di legno il popolo di Calatafimi in un primo tempo consacrava un altare e una cappella, di poi ingrandendo la chiesa dive si trovava e costruendo da ultimo una più vasta che infine gli dedicava.

Il trasporto in processione del SS. Crocifisso nella nuova cappella – autorizzato dal vescovo di Mazara nel dicembre del 1657 – fu l’occasione per i primi festeggiamenti, che da quella data si sono di anno in anno sempre più arricchiti grazie al generoso contributo dei ceti più importanti. Rispetto al passato, soltanto quattro oggi, i Ceti principali: la Maestranza (l’antica milizia cittadina che sfila in divisa ed armi a passo di marcia), i Borgesi (i contadini, gli attuali coltivatori diretti, che sfilano con il mulo - inseparabile compagno di lavoro – riccamente bardato), i Massari (in passato i sovrintendenti che si occupavano dei feudi, ora i borghesi benestanti che dirigono la Massaria), i Cavallari (che sfilano con il caratteristico carretto siciliano quale simbolo dei valori e dei temi dell’artigianato siciliano). Ceti minori, ma essi pure presenti alla festa, sono quelli dei Mugnai, degli Ortolani, dei Caprai e Pecorai, dei Macellai, dei Borgesi di S. Giuseppe; questi ultimi traendo il loro nome dal santo di cui si prefiggono di sviluppare culto e devozione, e al quale tradizionalmente si ispirano nella loro condotta di vita.
 
La festa, annunciata nelle prime ore del pomeriggio del giorno di Pasqua, vede tutti i ceti, con i loro emblemi, riuniti intorno alla croce d’argento, dono del ceto dei Mugnai nel 1776. Dopo l’annuncio, è tutto un fervere di preparativi, e non solo per quanto riguarda la creazione dei carri e dei costumi che servono ad illustrare il tema prescelto per la processione sacro-allegorica ma soprattutto per preparare e ammassare i quintali e quintali di dolci, noccioline, confetti e cioccolatini, che saranno poi profusi a piene mani, per tutta la durata delle celebrazioni, fino a che ci saranno braccia che si tenderanno per riceverli. Particolare interessante, ogni ceto ha cura di confezionare le proprie “offerte” in sacchetti che recano impresse le insegne di appartenenza: a ribadire, ancora una volta, l’aspetto di competizione che anima dall’interno la festa dei vari ceti. Tradizionale cura viene poi riservata alla preparazione dei “cucciddati” (pani votivi di olio e farina a forma di corona o di sole), sicuramente l’offerta più significativa al Dio dell’abbondanza.
 
Dal 30 aprile al 3 maggio tutte le mattine alle ore 7.00  “Solenne scampanio dei sacri bronzi.” Per venti minuti circa le campane del Santuario del SS. Crocifisso saranno suonate a mano da alcuni ragazzi a distesa. Particolarmente legati sono i cuori dei calatafimesi al suono inconfondibile di questi sacri bronzi. Essi segnano l'inizio del periodo di festa. Il 3 maggio alle 20.00 Processione dei Simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. di Giubino, con intervento di tutti i Ceti, delle autorità religiose, istituzionali e militari, accompagnati dalle Bande Musicali.per le vie della città.

Maggiori informazioni
Sito Comune di Calatafimi Segesta

Ultima modifica: 2020-01-13 10:53
Fonte / Autore: Comune Calatafimi Segesta


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