La cittadina di Vita celebra ogni anno nel giorno dell’Ascensione, quaranta giorni dopo la Pasqua e prima della Pentecoste, la Madonna del Rosario con la Festa della Madonna di Tagliavia. I festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Tagliavia, sono espressione della devozione e della fede semplice di tutto il popolo vitese. Durante i giorni di festa Infiorata del Pane. Processione del quadro, risalente ai primi del 1900, che raffigura la Madonna del Rosario dipinta su tela.
Le origini della festa risalgono al secolo scorso quando, per la festività dell'Ascensione, i contadini conducevano il proprio bestiame al Santuario di Tagliavia (Corleone), per ottenere la benedizione degli animali. Dal santuario di «Tagliavia lontano» - come ancora viene inteso il santuario presso Corleone - si tornava carichi di devozione, con delle immagini sacre e con tanti buoni propositi. Qua e là, nelle abitazioni di Vita, venivano costruite piccole nicchie votive alla Madonna del Rosario. Ma la devozione, in qualche modo ancora sotterranea, per quanto abbastanza diffusa, divenne grandiosa, pubblica e solenne a seguito di un miracolo ricevuto da un certo Perricone Giuseppe il quale, guarito ad un braccio paralizzato, costruì alla Madonna di Tagliavia un vera cappella. Questa successivamente fu ampliata, fino a dare luogo all'attuale chiesa di Tagliavia. Dalla fine del secolo scorso iniziarono a Vita, grandiosi festeggiamenti religiosi, intrisi anche da forti connotazioni folcloristiche.
Ogni anno con le loro generose offerte, i fedeli partecipano attivamente alla preparazione della festa e cercano di fare in modo che si tributi alla loro Madre un omaggio degno della riconoscenza che Le devono per le grazie ricevute. A parte i motivi prettamente religiosi, già di per sé suggestivi come la messa di mezzanotte, benedizione mattutina degli animali, pellegrinaggi, processione, la natura degli altri festeggiamenti dà luogo ad una delle manifestazioni più genuine del folklore siciliano.
Momento magico nel pomeriggio, quando si svolge il "Corteo dell'Abbondanza". Sfilata per le vie del paese di cavalcature e carri addobbati per il tradizionale omaggio a Maria SS. di Tagliavia, offerto dai Ceti: "Pecorai", "Cavallari", "Viticoltori", "Burgisi", "Massarioti", e della "Deputazione". Sfilata della "Carrozza" trainata dai buoi con la distrbuzione dei "Cucciddati": il pane della Festa Lu cucciddatu, detto anche "pani di la Carrozza", è l'elemento più sacro, più tradizionale e più importante della festa di Tagliavia. Non ci può essere "sfilata" senza la Carrozza, e perciò senza il pane. Con alcuni esemplari più grossi, si ornano gli angoli di tutti i carri. E' presente anche nell'altare di San Giuseppe, come ornamento delle sommità superiori della "cappella". La sua lavorazione zigzagata ricorda i solchi della terra dopo l'aratura. er alcune ore si è immersi in un’atmosfera atavica, che esalta l’anima di tutto un popolo: sui balconi assiepati e per le strade affollate da migliaia di turisti, vengono lanciate allegramente buste di vino e di olive, confetti, nocciole, caramelle. E’ la festa dell’Abbondanza, ma anche l’espressione del ringraziamento alla Madonna di Tagliavia per il raccolto agricolo, con incluse chiare finalità propiziatorie.
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Ultima modifica: 2024-05-02 21:06
Fonte / Autore: Pro Loco Vitese
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