Feste e sagre in Sicilia

Festino di San Silvestro a Troina

16 maggio / 02 giugno - Troina (EN)

Festino di San Silvestro a Troina a Troina
Edizione 2024. Festa di San Silvestro a Troina (EN) e Sagra della "Vastedda cu Sammucu" prodotto tipico troinese, il nome deriva dal francese antico "gastel", con riscontri anche nel normanno "guastel" e "wastel". La ricetta, risalente al XV-XVI secolo, è stata tramandata oralmente, da madre in figlia, fino ai giorni nostri.
 
Poche e frammentarie le notizie che si conoscono su San Silvestro monaco vissuto a Troina tra la fine del secolo XI e l'inizio del XII. In suo onore, tra maggio e giugno, si svolge il Festino di San Silvestro, un ciclo di feste molto suggestive - Rami, Ddarata e Kubbaita - più la consueta Uscita della Vara. La tradizione del Festino è molto sentita dalla gente troinese che vi riversa il suo profondo sentimento religioso: sono momenti in cui ci si riappropria dei valori più genuini della propria terra, riscoprendo le radici e riconfermando quella suggestione che evoca speranza e contribuisce a realizzare una sorta di liberazione dalle angosce e dai problemi quotidiani.
 
Pellegrinaggio a piedi il giovedì precedente la penultima domenica di maggio.
Festa dei Rami penultima domenica di maggio
Nella notte del giovedì che precede la penultima domenica di maggio, numerosi devoti, i Ramara, si radunano nella chiesa del Santo da dove ha inizio un toccante pellegrinaggio che a piedi li porterà fino alle lontane foreste nel cuore dei Nebrodi; qui, secondo il voto tradizionale, toccheranno e raccoglieranno le fronde dell’alloro. Alle prime luci dell’alba, dopo ore di faticoso cammino, i ramara giungono in una vasta radura, dove accendono i fuochi e preparano i bivacchi.
 
I pellegrini, dopo essersi ristorati e aver consumato prodotti genuini e caserecci accompagnati da buon vino, si dividono in due gruppi, alcuni rimangono al campo base, mentre altri si allontanano per andare a toccare l’alloro. Dopo alcune ore di cammino, giungono all’Anghira di Faccilonga (in territorio del Comune di San Fratello) quasi un Santuario naturale dove cresce l’alloro. Un alone soprannaturale e di letizia sembra incantare quel luogo, la voce della natura parla ai pellegrini. Tutto intorno è mistico: come ai tempi dei vecchi anacoreti si respira un profumo di delicati sentimenti e di santità.
 
Da tanti secoli i troinesi hanno trovato all’ombra selvaggia di questo sacro bosco un legame indissolubile con il mistero; si sentono figli di una stessa stirpe e fratelli tra fratelli. In questo luogo giungono ogni anno recando in cuore con devozione una preghiera di ringraziamento, un’implorazione di aiuto, il poter ritrovare la pace dello spirito e rinnovare il coraggio per continuare sulla via del bene e della virtù, chiedere grazie materiali e spirituali, per intercessione dell'umile concittadino San Silvestro. I ramara con l’ausilio di corde si calano giù per il pendio per raccogliere qualche ramoscello di alloro; un canto di ringraziamento spezza l’arcano silenzio del bosco.
 
Domenica mattina alte aste di legno adorne di alloro e ricche di addobbi: fiori, bambole, festoni colorati, immagini sacre e altro, vengono portate in offerta al Santo in una suggestiva sfilata per le vie di Troina, tra il ritmo dei tamburi e l’invocazione “viva Diu e San Suvviestu e lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sacramientu”.
 
La Ddarata venerdì prima dell'ultima domenica di maggio
Nella notte del venerdì numerosi devoti a cavallo, i Ddarara, si radunano nella chiesa di San Silvestro. Da qui partirà un altro lungo cammino, la Ddarata. È un altro pellegrinaggio votivo altrettanto caratteristico: questa volta protagonisti sono cavalli e muli sfarzosamente bardati e carichi d’alloro. Lungo il tragitto di ritorno, che conduce al ponte di Faidda, i devoti che non hanno potuto partecipare al pellegrinaggio offrendo vino e biscotti danno ai ddarara la bon vinuta e sciolgono il loro voto.
 
Suggestiva è anche la Kubbaita, un corteo storico in costume. Tale termine di origine araba - qubbiat significa mandorlato - si usa in Sicilia per indicare il torrone. A Troina, invece, tale termine è passato per estensione ad indicare la Cavalcata storica. Un nutrito gruppo di cavalieri vestiti con costumi spagnoleggianti, preceduto da tamburini e trombettieri sempre in costume, apre il corteo; seguono i veri protagonisti della sfilata: sono tre cavalieri che cavalcano cavalli scelti e bardati con ricchi finimenti. I tre personaggi vestono un identico costume in stile cinquecentesco alla spagnola, e si differenziano tra loro per la colorazione dell’abito: uno è rosso-granato, uno blu e uno verde.
 
Ogni cavaliere porta sulla spalla sinistra una piccola bisaccia piena di confetti, torroni e dolciumi. Un valletto che accompagna il cavaliere ed un palafreniere che regge le briglie del cavallo portano, dentro bisacce di seta, le provviste di riserva. Il singolare corteo, dopo aver percorso le principali vie di Troina, giunge in Piazza Conte Ruggero. In questa singolare cornice del centro storico, tra gli applausi e le grida gioiose della grande folla in attesa, avviene la caratteristica distribuzione della kubbaita. La particolare manifestazione per i costumi e le modalità di svolgimento si considera legata alla venuta e al soggiorno a Troina dell’imperatore Carlo V nel 1535.
 
L'Uscita della Vara il sabato precedente la prima domenica di giugno
Non meno ricca di fascino è l’Uscita della Vara. Il sabato pomeriggio che precede la prima domenica di giugno il simulacro del Santo, raffigurato nell’atteggiamento liturgico benedicente della tradizione greca, viene condotto in processione dalla Chiesa Madre alla chiesa a lui dedicata in una pesante e sfarzosa Vara settecentesca rivestita elegantemente in lamine d’argento. Il lunedì successivo si concludono i festeggiamenti con il ritorno della Vara alla Chiesa Madre.
 
Eventi collaterali al Festino sono la Fiera di San Silvestro e la Sagra della Vastedda cu Sammucu (una focaccia aromatizzata con fiori sambuco).

Il 9 settembre, nella mattinata, il simulacro del patrono San Silvestro monaco basiliano viene portato in processione sulla Vara fino alla Chiesa di Sant'Agostino dalla quale, quindici giorni dopo, in processione verrà ricondotto alla Chiesa Madre.

I festeggiamenti si ripetono il 2 gennaio (giorno in cui è morto San Basilio Magno, fondatore dell’ordine basiliano) e sono prevalentemente folkloristici, come il lancio di noccioline dal campanile della basilica, denominata A’ bbiata di nuciddi, come momento propiziatorio per tutto l’anno, vogliono mantenere vivo nella memoria il ritrovamento del corpo del Santo e le elargizioni fatte dai padri brasiliani al popolo.
  • Pellegrinaggio dei Ramara in onore di San Silvestro presso la Chiesa San Silvestro - Benedizione dei pellegrini in partenza per i boschi 
  • Festa dei Rami - Sfilata cittadina di Pellegrini - dal giovedì alla domenica penultima di maggio
  •  Ddarata, pellegrinaggio votivo a cavallo - ultimo fine settimana di maggio
  • Ritorno dei pellegrini e incontro con la città al ponte di Faidda 
  • Bonvegna e Bontruvata, tavolata di ringraziamento e processione 
  • Processione della Vara di San Silvestro, discesa della Vara il sabato precedente la prima domenica di giugno, risalita della Vara il lunedì successivo.
  • Kubbaita corteo storico in costume
Foto tratta dalla pagina facebook Enjoy Troina • Pagina turistica di Troina
 
Maggiori informazioni e programma
Ufficio Turistico La Sorgente tel. 0935.653666
Pagina facebook Enjoy Troina
Pagina Facebook Groups Fedeli Ddarara
Sito Fedeli Ramara
Sito Comune di Troina

Ultima modifica: 2024-01-12 13:36


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